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Frasi e aforismi di Parmenide

La posizione di Parmenide è singolare perché è anche il punto di maggiore contatto con l'Oriente.[...] La soluzione radicale di Parmenide è questa: il divenire non minaccia più, non può essere nocivo perché non esiste. [...] Tutto l'angosciante, tutto il terribile, tutto l'orrendo del mondo è illusione; questo è il senso della doxa di Parmenide. Ebbene questa è anche la strada percorsa dall'Oriente: i Veda, le Upanishad, la ripresa buddista del bramanesimo sono tutti grandi motivi che convergono su questo punto: l'uomo è infelice perché non sa di essere felice, perché non sa che il dolore è al di fuori di lui, e che lui è un puro sguardo che non è contaminato dal dolore che gli passa innanzi, così come lo specchio non è contaminato dall'immagine che si riflette in esso.
Emanuele Severino su Parmenide
Orbene io ti dirò, e tu ascolta accuratamente il discorso, quali sono le vie di ricerca che sole sono da pensare : l'una che "è" e che non è possibile che non sia, e questo è il sentiero della Persuasione (infatti segue la Verità), l'altra che "non è" e che è necessario che non sia, e io ti dico che questo è un sentiero del tutto inaccessibile.
Parmenide
Ma dal momento che tutto è denominato luce e tenebra e queste, secondo le loro attitudini sono applicate a questo e a quello, tutto è pieno insieme di luce e di tenebra invisibile, pari l'una e l'altra, perché né con l'una né con l'altra c'è il nulla.
Parmenide
L' essere è, il non essere non è, pensare ed essere sono la stessa cosa.
Parmenide
Resta solo un discorso della via: che "è". Su questa via ci segni indicatori assai numerosi: che l'essere è ingenerato e imperituro, infatti è un intero nel suo insieme, immobile e senza fine. Né una volta era, né sarà, perché è ora insieme tutto quanto, uno, continuo. Quale origine, infatti, cercherai di esso? Come e da dove sarebbe cresciuto? Dal non-essere non ti concedo né di dirlo né di pensarlo, perché non è possibile né dire né pensare che non è. Quale necessità lo avrebbe mai costretto a nascere, dopo o prima, se derivasse dal nulla? Perciò è necessario che sia per intero, o che non sia per nulla.
Parmenide
Come la terra e il sole e la luna e l'etere che tutto abbraccia e la celeste via lattea e l'olimpo estremo e la calda forza degli astri ebbero impulso a nascere.
Parmenide
Considera come cose che pur sono assenti, alla mente siano saldamente presenti; infatti non potrai recidere l'essere dal suo essere congiunto con l'essere né come disperso dappertutto in ogni senso nel cosmo, né come raccolto insieme.
Parmenide
Quando la femmina e il maschio mescolano insieme i semi di Venere, la forza che si forma nelle vene da sangue diverso plasma corpi ben costituiti se conserva l'equilibrio. Infatti se mischiatosi il seme le forze contrastano e non formano un'unità nel corpo mescolato, crudeli tormenteranno il sesso che nasce col duplice seme.
Parmenide
Orbene, io ti dirò – e tu ascolta e ricevi la mia parola –quali sono le vie di ricerca che si possono pensare: l'una che "è" e che non è possibile che non sia– è il sentiero della Persuasione, perché tien dietro alla Verità –l'altra che "non è" e che è necessario che non sia. E io ti dico che questo è un sentiero su cui nulla si apprende. Infatti, non potresti conoscere ciò che non è, perché non è cosa fattibile né potresti esprimerlo.
Parmenide
«O giovane, tu che, compagno di immortali guidatrici,
con le cavalle che ti portano giungi alla nostra dimora,
rallegrati, poiché non un'infausta sorte ti ha condotto a percorrere
questo cammino – infatti esso è fuori dalla via battuta dagli uomini –,
ma legge divina e giustizia. Bisogna che tutto tu apprenda:
e il solido cuore della Verità ben rotonda
e le opinioni dei mortali, nelle quali non c'è una vera certezza.
Eppure anche questo imparerai: come le cose che appaiono
bisognava che veramente fossero, essendo tutte in ogni senso».
Parmenide
Luce splendente di notte di uno splendore non suo e che erra intorno alla terra.
Parmenide
L' essere è e non può non essere .
Parmenide
Conoscerai l'eterea natura e quanti astri sono nell'etere e della pura e tersa lampada del sole l'opera distruttrice, e di dove derivarono; e apprenderai l'errabondo agire della luna dal tondo occhio e la sua natura; conoscerai inoltre di dove la volta celeste che tutto circonda nacque e come la Necessità guidandola la costrinse a osservare i limiti degli astri.
Parmenide
Infatti, questo non potrà mai imporsi: che siano le cose che non sono! Ma tu da questa via di ricerca allontana il pensiero, né l'abitudine, nata da numerose esperienze, su questa via ti forza a muovere l'occhio che non vede, l'orecchio che rimbomba e la lingua, ma con la ragione giudica la prova molto discussa che da me ti è stata fornita.
Parmenide
Sempre guardando verso i raggi del sole.
Parmenide
Come infatti in ciascuno è avvenuta la mescolanza nelle membra molto erranti, così negli uomini si ritrova la mente; infatti lo stesso è ciò che negli uomini pensa la natura delle membra, in tutti e in ognuno: difatti il di più è pensiero.
Parmenide
È necessario il dire e il pensare che l'essere sia: infatti l'essere è, il nulla non è: queste cose ti esorto a considerare. E dunque da questa prima via di ricerca ti tengo lontano ,ma, poi, anche da quella su cui i mortali che nulla sanno e vanno errando, uomini a due teste: infatti è l'incertezza che nei loro petti guida una dissennata mente. Costoro sono trascinati, sordi e ciechi ad un tempo, sbalorditi, razza di uomini senza giudizio, dai quali essere e non-essere sono considerati la medesima cosa e non la medesima cosa, e perciò di tutte le cosa c'è un cammino che è reversibile.
Parmenide
Qui pongo termine al discorso che si accompagna a certezza e al pensiero intorno alla Verità; da questo punto le opinioni mortali devi apprendere, ascoltando l'ordine seducente delle mie parole. Infatti, essi stabilirono di dar nome a due forme l'unità delle quali per loro non è necessaria: in questo essi si sono ingannati. Le giudicarono opposte nelle loro strutture, e stabilirono i segni che le distinguono, separatamente gli uni dagli altri: da una lato, posero l'etereo fuoco della fiamma, che è benigno, molto leggero, a sé medesimo da ogni parte identico ,e rispetto all'altro, invece, non identico; dall'altro alto, posero anche l'altro per se stesso, come opposto, notte oscura, di struttura densa e pesante. Questo ordinamento del mondo, veritiero in tutto, compiutamente ti espongo, così che nessuna convinzione dei mortali potrà fuorviarti.
Parmenide
Indifferente è per me il punto da cui devo prendere le mosse; là infatti, nuovamente dovrò fare ritorno.
Parmenide
Perciò è tutto intero continuo: l'essere, infatti, si stringe con l'essere. Ma immobile, nei limiti dei grandi legami è senza un principio e senza una fine, poiché nascita e morte sono state cacciate lontane e le respinse una vera certezza. E rimanendo identico e nell'identico, in sé medesimo giace, e in questo modo rimane là saldo. Infatti, Necessità inflessibile lo tiene nei legami del limite, che lo rinserra tutt'intorno, poiché è stabilito che l'essere non sia senza un compimento: infatti non manca di nulla; se, invece, lo fosse, mancherebbe di tutto.
Parmenide
Per esso [l'essere] saranno nomi tutte quelle cose che hanno stabilito i mortali, convinti che fossero vere: nascere e perire, essere e non-essere, cambiare luogo e mutare luminoso colore. Inoltre, poiché c'è un limite estremo, esso è compiuto da ogni parte, simile a massa di ben rotonda sfera, a partire dal centro uguale in ogni parte: infatti, né in qualche modo più grande né in qualche modo più piccolo è necessario che sia, da una parte o da un'altra. Né, infatti, c'è un non-essere che gli possa impedire di giungere all' uguale, ne è possibile che l'essere sia dell'essere più da una parte e meno dall'altra, perché è un tutto inviolabile. Infatti, uguale da ogni parte, in modo uguale sta nei suoi confini.
Parmenide
Giacché le più strette furono riempite di fuoco non mescolato, e quelle seguenti di notte, ma in esse si immette una parte di fiamma; nel mezzo di queste è la dea che tutto governa: essa infatti ovunque presiede al doloroso parto e all'amplesso spingendo la femmina ad unirsi col maschio e al contrario di nuovo il maschio con la femmina.
Parmenide
Così secondo opinione nacquero queste cose e ora sono. Da ora in poi cresceranno e avranno un termine; ad esse gli uomini posero un nome come distintivo per ciascuna.
Parmenide
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