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Aforismi 2.0

Aforismi e frasi zen

« Mentre il fondatore [dello zen Bodhidharma] era seduto in meditazione davanti al muro. Il suo successore [Huike] era in piedi nella neve. Si tagliò un braccio e disse: "La mia mente non è pacificata. Per favore pacifica la mia mente".

Il fondatore disse: "Portami la tua mente e io la pacificherò".
Il successore disse: "Ho cercato la mia mente e non l'ho trovata".
Il fondatore disse: "Ho pacificato la tua mente».

Frasi Zen

Un uomo chiese ad un maestro zen: “Cosa facevi, prima di illuminarti?”.
Il maestro zen disse: “Ero solito tagliare la legna e portare l’acqua dal pozzo”.
Di nuovo gli fu chiesto: “E cosa fai adesso che ti sei illuminato?” .
Rispose:” taglio la legna e porto l’acqua dal pozzo”
Aforismi zen
Se incontri per strada il Buddha, uccidilo.
Lin Chi - Maestro zen
Qual’è il suono di una sola mano che applaude?
Koan dello Zen
Il tiro con l'arco non mira in nessun caso a conseguire qualcosa d'esterno, con arco e freccia, ma d'interno e con se stesso. Arco e freccia sono per così dire solo un pretesto per qualcosa che potrebbe accadere anche senza di essi, solo la via verso una meta, non la meta stessa, solo supporti per il salto ultimo e decisivo.
Lo Zen e il tiro con l'arco -Eugen Herrigel
Apprendere il Buddhismo è apprendere se stessi; apprendere se stessi è dimenticare se stessi. Dimenticare se stessi è essere risvegliato alla Realtà. Risvegliarsi alla realtà è lasciar cadere il proprio corpo/mente e il corpo/mente degli altri.
Dogen Zenji - Genjo Koan

Nuvole vaganti – Maestro Zen Ikkyu Sojun

Dal mondo delle forme
Di ritorno al mondo senza forma,
Una pausa.
Se piove, lascia che piova
Se soffia il vento, lascia che soffi.
Ikkyu Sojun - Frasi zen
Dopo che me ne sarò andato, potrete ritirarvi sui monti o in un bosco a meditare, oppure mettervi a bazzicare bordelli e osterie. In entrambi i casi avete la mia benedizione. Ma quelli che pretenderanno di possedere lo zen, di sapere la Via, quelli saranno i veri impostori, i nemici della Parola. Siamo ciechi che conducono per mano altri ciechi…
Ikkyu Sojun - Aforismi zen
Cielo e terra sepolti,
cancellata ogni porta o barriera;
Ora che ne ho fatto una palla,
ecco davanti a me l’Himalaya.
Ma arriva il matto e in un colpo
la mia montagna è polverizzata:
L’universo creato e distrutto
In un fuggevole batter d’ali.
Ikkyu Sojun - Frasi zen
Infiniti sono i nomi
dell’Uno nelle tre sfere,
Come riconoscerlo oggi
non è facile a dire.
Di questo mondo corrotto
ottomila volte varcando la soglia
Alloggia anche in pancia a un somaro,
sempre Buddha restando.
Perché dei piaceri di primavera
non vogliamo goderne fino in fondo?
La nostra mente è come l’ospite
Che vide nella coppa la serpe:
Scorpi l’illusione e l’inferno svanisce,
si spalancano i cieli,
Nuvole di fiori tra i salici
In un’eterna primavera del cuore.
Ikkyu Sojun - Frasi zen
Siamo tutti creature
destinate a smarrire la strada,
Profondo è l’inganno
che neppure ci sentiamo ingannati.
Ma se la nostra via
di ricerca non ricercasse la luce,
Allora il divino ch’è in noi
senza sforzo si compirebbe qui e ora.
Ikkyu Sojun - Aforismi zen
A furia di coltivare la testa
abbiamo smarrito il cuore.
Ma quale esercizio di scienza
vale il canto del pescatore?
Della pioggia vespertina sullo Xiang,
della luna di Chu tra le nubi
Notte dopo notte l’armonia
si compone in poesia
L’atteggiamento di Kuiji,
quello sì era secondo natura:
Il vino, la carne, le donne
e la Sacra Scrittura.
Ecco come dev’essere
L’occhio d’un vero maestro,
Ma in quest’accolta non ci sono che io
A coltivare un simile estro…
Ikkyu Sojun
Il somaro s’inchina alle regole,
l’uomo le infrange:
Innumeri come i granelli si sabbia del fiume
le sciocchezze in cui annega la mente.
Nel bimbo appena nato
già corre il filo dell’eros,
Sboccia e sfiorisce il fiore rosso
primavera dopo primavera
Ikkyu Sojun - Aforismi zen
Priori agghindati di broccato
Che tutta la vita hanno agognato
Poveri diavoli da catechizzare,
folle da far inginocchiare.
Mentre i venerabili Louzi e Zhiming
In che modo si davano da fare?
Se ne vivevano beati assaporando
Il bello tra le fanciulle di bordello.
Ikkyu Sojun - Frasi zen
Secondo natura è la condotta
più giusta e senza leggi:
La saggezza di ieri
oggi è stupidità;
Luce e ombra s’avvicendano
nel movimento delle sfere.
Per una volta chiudi gli occhi e scruta
la via del cielo.
Ikkyu Sojun
«Ti prego, ti prego, non preoccuparti
quante volte devo dirtelo:
non hai altra scelta
se non quella di essere chi tu sei e dove tu sei. »
Ikkyu Sojun - Frasi zen
Dal principio del mondo
La verità non ha avuto maestri,
La si coglie da soli
Per un guizzo spontaneo del cuore.
Sappiate, o miei novizi
Giusto adesso ordinati,
L’eterno è qui e ora,
mentre prendono forma queste parole.
Ikkyu Sojun - Aforismi zen

Tratto da:
Ikkyu Sojun
Nuvole vaganti
Raccolta di un Maestro Zen
Traduzione di Ornella Civardi

Il maestro chiese: “Chi ti ostacola?”. L’allievo: “Nessuno mi ostacola”. Replicò il maestro: “E allora, che bisogno c’è di cercare la liberazione?”. Frasi zen

Dogen Zenji - Genjo Koan "IL KOAN REALIZZATO"

Quando la moltitudine dei fenomeni non sono basati sull'io, allora non esiste l'illusione nè il risveglio, non esistono i Buddha nè le persone comuni, non esistono la nascita nè l'estinzione.
Dogen Zenji - Genjo Koan
Chi, conscio di essere nel regno dell'illusione, risveglia la mente e si incammina su quella strada raggiunge l'illuminazione, ma chi si ritiene essere (falsamente) nell'illuminazione non fa altro che perdersi nell'illusione. Ci sono persone che nell'illuminazione creano ulteriore illuminazione e persone che nell'illusione non producono altro che ulteriore illusione.
Dogen Zenji - Genjo Koan - Aforismi zen
Quando percepiamo le forme per mezzo dell'intero corpo/mente e quando ascoltiamo i suoni per mezzo dell'intero corpo/mente allora apprendiamo intimamente le cose e non è come se sullo specchio si riflettesse un'ombra oppure come se sull'acqua (di un stagno) si riflettesse la luna. Se apprendiamo un solo lato, l'altro lato rimane all'oscuro.
Dogen Zenji - Genjo Koan
Quando tutti i dharma sono il Buddha-Dharma, allora esistono "illusione/risveglio", la pratica, la nascita, la morte, tutti i Buddha e le persone comuni.
Dogen Zenji - Genjo Koan - Frasi zen
Tuttavia, il grande mare non è rotondo, e neppure quadrato e vi sono anche molte altre forme caratteristiche del mare che non si finirebbe di enumerarle. E' come un palazzo (visto dai pesci) o come un ornamento di pietre preziose (che brillano) (visto dagli esseri celesti). E' soltanto che per quanto possono vedere i nostri occhi, (il mare) appare rotondo. Lo stesso accade per tutte le cose.
Dogen Zenji - Genjo Koan
Però bisogna andare oltre, cioè a pratica/illuminazione. In questo modo c'è la vita. Se ci fossero pesci e uccelli che vogliono vagare per l'acqua e per il cielo solo dopo essere giunti fino ai limiti dell'acqua e del cielo, essi non avrebbero una via (da percorrere) nell'acqua e nel cielo e non avrebbero un luogo (dove risiedere). Avendo un luogo dove risiedere, la quotidianità diventa il koan realizzato. E' così perché questa via da percorrere, questo luogo in cui risiedere, non sono grandi e neppure piccoli, non sono propri e neppure altrui, non sono prima di noi, e neppure qui adesso con noi.
Dogen Zenji - Genjo Koan
Perciò, se un uomo fa pratica e giunge all'illuminazione del Buddhismo, quando riceve un dharma lo comprende, quando incontra un evento lo fa suo. Ecco che allora, avendo un luogo dove risiedere e una via da percorrere, sa di non poter conoscere i limiti della conoscenza. E' così perché questa conoscenza nasce insieme e va di pari passo allo studio e pratica del Buddhismo. Avere un luogo in cui risiedere conduce necessariamente alla conoscenza di sé e non ad apprendere una conoscenza intellettuale. (Tuttavia,) sebbene si realizzi immediatamente l'illuminazione, non necessariamente essa si realizza come cosa interiorizzata (16). Il fatto di esserne cosciente non è detto che necessariamente accada.
Dogen Zenji - Genjo Koan - Frasi zen

Tratto da: Dogen Zenji - Genjo Koan "IL KOAN REALIZZATO"
Traduzione Aldo Tollini

Lo Zen non è una forma di svago, ma concentrazione sulla nostra quotidiana routine (Shunryu Suzuki).
L’illusione fondamentale dell’umanità consiste nel supporre che io sono qui e tu sei lì (Yasutani Roshi).
Se, continuando a respirare tranquillamente, si accoglie con serenità ciò che si presenta, ci si abitua ad assistervi da semplici spettatori, sino a che si è finalmente stanchi dello spettacolo. Così si giunge gradatamente a uno stato d'abbandono che somiglia a quel dormiveglia che precede il sonno.
Scivolarvi definitivamente è il pericolo che bisogna evitare.
Lo Zen e il tiro con l'arco - Eugen Herrigel
Nella mente del novizio ci sono molte possibilità, ma nella mente dell’esperto ve ne sono poche Shunryu Suzuki - Aforismi zen
Sia il discorso che il silenzio trasgrediscono.
proverbio zen
Mentre il maestro Hotetsu del monte Mayoku stava usando un ventaglio, venne un monaco e gli chiese: "La natura del vento non cambia: non c'è luogo dove non giunga. Perché allora tu usi il ventaglio?" Il maestro disse: "Tu sai solo che il vento ha una natura che non cambia. Però non sai la ragione per cui non c'è luogo ove non giunga". Disse il monaco: "Allora, qual è la ragione per cui non c'è un luogo ove il vento non giunga?" Al che, il maestro semplicemente agitò il ventaglio. Il monaco si inchinò.
Koan zen
Il tiro con l'arco ora come allora è una faccenda di vita e di morte, in quanto è lotta dell'arciere con se stesso; e una lotta di questo genere non è un misero surrogato, ma il fondamento di ogni lotta rivolta all'esterno - e sia pure come un avversario in carne e ossa.
Lo Zen e il tiro con l'arco - Eugen Herrigel
I fiori cadono proprio quando per affetto vorremmo trattenerli e le erbacce crescono proprio quando ci danno fastidio. Detto Zen
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